Carmagnola è una città con circa 29.000 abitanti, distribuiti su una superficie di poco più di 96 kmq, con una densità di popolazione di circa 291 ab./kmq. Sono presenti, oltre al nucleo urbano, vari borghi e frazioni: Salsasio, San Bernardo, San Giovanni, San Michele, Casanova, Cavalleri-Fumeri, Motta, Oselle, Tuninetti, Vallongo. Da un punto di vista dell’economia, la vocazione agricola e commerciale, prevalente fino ai primi anni ‘60 del Novecento, fu ridimensionata da una forte spinta all’industrializzazione per la costruzione delle fonderie Fiat Teksid (ghisa e, successivamente, alluminio). Negli anni più floridi vi trovavano impiego circa 3.600 persone. La popolazione passò dai 14.477 abitanti del 1961 ai 21.109 del 1971, con un suo notevole ringiovanimento. I nuovi lavoratori provenivano soprattutto dal Sud e dalle Isole.
A Carmagnola si trovano molteplici risorse territoriali che interagiscono con la scuola, come ad esempio:
- il Museo Civico di Storia Naturale, sede del primo Centro Visita del Parco fluviale del Po;
- la Galleria Civica di Arte Contemporanea, che ospita solo esposizioni temporanee su temi di arte contemporanea;
- la Biblioteca Civica Comunale;
- l’Archivio storico;
- l’Ecomuseo della Canapa;
- il Museo Tipografico “Rondani”;
- il Museo Civico Navale;
- cascine didattiche;
- associazioni sportive e culturali.
La nascita di Villastellone risale ai primi anni del 1200. È un piccolo centro della pianura piemontese di poco meno di 5.000 abitanti, a sud di Torino, da cui dista circa venti km. Fino all’inizio del secolo scorso la sua economia si basava esclusivamente sull’agricoltura; il suo territorio infatti è molto fertile anche perché solcato da fiumi, torrenti e canali: il fiume più importante è certamente il Po (dal quale deriva un taglio settecentesco chiamato “Po morto”), mentre lo Stellone e il Banna sono torrenti il cui corso si sviluppa per la maggior parte nel territorio villastellonese. Ancora oggi l’agricoltura ha un posto importante nell’economia del paese, sul territorio sono numerosi gli allevamenti di bovini per la produzione di latte e carne di qualità.
In passato era fiorente l’industria serica che contava, agli inizi dell’Ottocento, ben quattro filande. Soprattutto nell’ultimo quarto del secolo scorso, favoriti anche dalla ferrovia, si sono sviluppati due importanti comprensori industriali, uno lungo la strada per Torino, l’altro sulla Provinciale per Santena. Nonostante la crisi industriale e a seguito di riconversione, attualmente gli stabilimenti industriali insediati occupano ancora centinaia di maestranze villastellonesi costituendo ancora oggi la maggiore fonte di occupazione.
Anche il terziario ha raggiunto un notevole sviluppo e gli occupati in questo settore superano oltre tre volte gli occupati in agricoltura.
La scuola è aperta a ogni forma di collaborazione con le famiglie e con gli enti territoriali, privilegia la cultura del territorio e funge da banca di trasmissione, amplia l’offerta formativa attingendo risorse e sollecitando interesse per le strutture presenti sul territorio, quali:
- la Biblioteca Civica;
- la Protezione civile
- il museo di Cultura popolare e contadina
- l’Archivio Storico
- le Associazioni sportive (vengono messi a disposizione spazi per diffondere la cultura dello sport);
- gli Assessorati all’Istruzione e all’Ambiente;
- la Polizia Municipale
- il COVAR 14
- il COGEVI
- LIONS
- i Carabinieri (che svolgono, in collaborazione con la Scuola, attività di educazione alla legalità);
- la Pro Loco e la Casa di Riposo la sezione AVIS, il gruppo Alpini
- Volontari del verde pubblico
- CISA
- cascine didattiche
- i Gruppi Teatrali (l’Aula Magna Auditorium viene adibita per allestire rappresentazioni teatrali).
Tutti gli anni scolastici i Comuni di Carmagnola e Villastellone erogano fondi per le proprie scuole per favorire una funzionale e valida Offerta Formativa.